26.6.2010
Ieri mi sono fermato per stanchezza a 15 km da Besançon, oggi succede la stessa cosa: mi devo arrendere a 20 km dalla meta che mi ero prefissato, cioè Châtillon Sur Seine... Pazienza, ma dopo 185 km, con il caldo di oggi (mai meno di 30 gradi), non potevo fare di più.
Sono comunque soddisfatto, sto tenendo una buona media e il morale è buono.
Stamattina sono partito dopo aver salutato e ringraziato le due persone che mi hanno accolto benevolmente nella loro piccola pensione.
La padrona non mi ha fatto mancare nulla ,a colazione mi ha 'rimpinzato'... Mi ha fatto assaggiare tutte le sue marmellate, prima di partire mi ha fatto le raccomandazioni di rito, mi ha riempito la borraccia con acqua e limone... Pazzesco... !
Parto e riprendo la veloroute europea n 6.
Arrivo a Besançon ma nulla mi attira: il centro storico è abbastanza scontato, tutto ruota intorno alla cittadella, cioè alla fortezza, per arrivarci mi 'spolmono'... Non ne valeva la pena...
Con tutta la stanchezza di ieri devo darmi una regolata... Uscito dalla città mi scateno, sento buone senzazioni e, verso le 13, arrivo a Digione.
Digione è veramente una bella città, bella gente e un bel centrostorico, bei negozi...
Chiedo a un gendarme in bici la strada per Châtillon Sur Seine: sono altri 85 km...
Tutti mi sorridono e mi dicono: 'BON COURAGE' e io ringrazio.
Ma cosa avranno voluto dire?
In seguito ho capito... Fa caldo e tutto diventa faticoso.
Mi devo fermare più volte per comprare acqua fresca e bevo della coca cola gelata.
La strada comincia a salire, il contachilometri è quasi fermo, decido di non guardarlo.
Mi spaventa la lentezza con cui salgo tutto questo territorio vallonato, coltivato a grano: non a caso è chiamato la Côte d'Or!
Il sole picchia duro.
Salgo con il 30.... Si sale per ore e poi di colpo una picchiata da capo giro, ma troppo breve, e poi di nuovo salita: e così per cinque ore.
Sono sfinito.. Mia moglie mi dice di fermarmi e di riposare: no, mancano 20 km a Châtillon, e se poi trovare un alloggio per la notte è difficile ?
E mentre penso, passo davanti a un minuscolo albergo-ristorante. Freno e domando se c'è disponibilità..... Sarò l'unico cliente ?! ....
Doccia, mangio un piatto di fettuccine mega galattico.
Il gestore è scozzese, si chiama Andie, il cuoco Simon; dopo la pasta mi servono dei formaggi prodotti in zona: eccezionali!
Mi sembrava di essere ad una puntata di linea verde...
Domani penso di arrivare a SENS.
Un caro saluto agli amici del Club Vallone in particolare a Tiziano, a Fabio Mancini degli Amici della bici.
Un saluto anche a Franco in rappresentanza della Pubblicrea.
Un bacio ad Arianna che cura il blog e mia moglie (santa subito!).
DIGIONE